Sono Maria Chiara la mamma di Luca,
un bambino di 10 anni affetto da disturbo generalizzato dello sviluppo.
La scelta di parlare di mio figlio Luca nasce dal desiderio forte che è nato, ed è cresciuto in me, sin dal momento in cui, per amore ma anche per curiosità, ho deciso di entrare ed esplorare il mondo dell’autismo con tutte le sue caratteristiche.
Cercare di entrare nel cuore di questa disabilità è un’impresa davvero ardua faticosa ed impegnativa, se davvero si vogliono capire i perchè, i come, i quando, se davvero si vuole dare una risposta a tutte quelle domande che assalgono tutti noi genitori fin dal primo minuto dopo aver ricevuto la diagnosi.
Mi sono resa conto che tutte queste risposte non me le avrebbe date nessuno se non mi fossi messa a cercarle.
Entrare nella mente autistica richiede coraggio, energia, capacità, attenzione, amore, intuizione, osservazione ma anche pazienza, rispetto ed umiltà.
Calarsi nel pensiero cognitivo è stata, ed è, una grande sfida perché si toccano in punta di piedi i punti critici e si cerca di emergere il più presto possibile per ritrovare le proprie sicurezze perché il disturbo pervasivo dello sviluppo cattura il soggetto proprio da dentro, e si lega a lui per sempre, pervadendolo.
Posso assicurare che non è facile esplorare, può mettere paura, paura di entrare così a fondo da non riuscire ad uscirne indenni.
Col tempo, il viaggio nell’autismo da parte della nostra famiglia si è concretizzato nell’attività di sostegno alle famiglie, nella creazione di procedure di inclusione scolastica personalizzate, nell'organizzazione di conferenze di informazione e formazione di personale docente, e di tutte quelle figure professionali che possono trovarsi, per la loro attività, di fronte ad una persona con autismo e che ha necessità di aiuto.
Perché?
Perché la famiglia è al centro !