mercoledì 7 aprile 2021

S. Benedetto da Norcia

Era nato a Norcia, nell'Umbria, l'anno 480.
Era ricco e si fece povero.
Abbandonato il paese, andò ad abitare una spelonca del monte presso Subiaco.
Nella solitudine del suo eremo, giungeva la eco dei barbari che saccheggiavano i villaggi della pianura. se ne rattristava e pensava come porre rimedio a tanti mali.
Un giorno gli balenò un'idea: la vita del mònaco dev'essere fondata non soltanto sulla contemplazione e sulla preghiera, ma anche sul lavoro.

sabato 20 marzo 2021

In autismo la famiglia è al centro

Sono Maria Chiara la mamma di Luca,
un bambino di 10 anni affetto da disturbo generalizzato dello sviluppo.
La scelta di parlare di mio figlio Luca nasce dal desiderio forte che è nato, ed è cresciuto in me, sin dal momento in cui, per amore ma anche per curiosità, ho deciso di entrare ed esplorare il mondo dell’autismo con tutte le sue caratteristiche.

giovedì 18 marzo 2021

Scuola San Benedetto per i bambini con deficit cognitivi e autismo.

I monaci benedettini inventarono la scuola pubblica gratuita e gli ospedali pubblici gratuiti.
Inventarono il principio di CURA degli infermi che diede infatti la possibilità ad Ermanno di Reichenau, detto il Contratto o lo Storpio di essere adottato, all'età di sette anni nella scuola del monastero benedettino di Reichenau, fondato da san Pirmino, sull'omonima isoletta del Lago di Costanza. Potè così ricevere le cure necessarie alla sua grave disabilità e arrivare a scrivere testo e musica dell'eccelsa preghiera "SALVE REGINA".
Noi ci ispiriamo alle stesse gesta benedettine nella cura che mettiamo nell'istruzione ed inclusione della nostra scuola San Benedetto. Il supporto è realizzato tenendo conto anche delle difficoltà di apprendimento dei bambini, grazie alla "Procedura di Comprensione Scolastica per gli alunni con autismo" elaborata dalla dott.ssa Maria Chiara Nordio.

giovedì 4 marzo 2021

Proponi un'opera concreta: la scuola di San Benedetto.

La scuola di San Benedetto è il sistema più efficace per proteggere i bambini dalla povertà educativa sinistra attiva oggi fin dalla scuola elementare. Attualmente, nella maggior parte dei casi, la scuola pubblica ha smesso di insegnare ma continua a trattenere in classe gli alunni per 8 ore facendo loro perdere gli anni preziosi all'apprendimento effettivo.
Arrivano poi all'università incapaci di scrivere, incapaci di tenere di conto e con lacune profonde ed incolmabili.

giovedì 18 febbraio 2021

Alla Scuola Nordio il quaderno ordinato è garanzia di un'ottima preparazione

Curare il proprio lavoro fin dal primo giorno di scuola elementare, ottenendone immediata soddisfazione personale, determina l'acquisizione di categorie atte ad interpretare ogni realtà, e di un metodo applicabile ai diversi contesti quotidiani.
Il quaderno in formato A5 favorisce la spazialità, l'organizzazione degli spazi e quindi una più facile collocazione di immagini e testo da parte del bambino.
Nelle fotografie dei quaderni di classe prima infatti si può subito osservare come l'impaginazione risulti regolare, ordinata ed esteticamente equilibrata.

giovedì 17 dicembre 2020

La scuola come Dio comanda (oggi anche a casa).

Una scuola che insegna davvero non dura 8 ore al giorno ma lascia il tempo per la socializzazione in famiglia ed in società, non incolla fotocopie sui quaderni ma insegna a scrivere.
La scuola insegna per davvero quando istruisce i bambini ogni giorno per un massimo di 3-4 ore al mattino e poi permette loro di tornare in famiglia, ed in società, per il resto della giornata ad impiegare, con profitto, il tempo lasciato libero da inutili compiti per casa.
La scuola che insegna punta alla cura, rifiuta la sciatteria e il pressapochismo. La scuola che insegna impiega il metodo di sempre: la maestra spiega alla lavagna ed i bambini scrivono sui loro quaderni senza incollare nessuna fotocopia.

sabato 12 dicembre 2020

Scuola San Benedetto, non è mai troppo tardi per imparare la cura se si lavora con impegno e dedizione

Questo è il lavoro di un bambino di classe 5a, ma i suoi lavori non sono sempre stati così.
Quest'anno ha cambiato scuola ed insegnante e, uscendo dall'offerta formativa pubblica e svolgendo l'istruzione parentale con un supporto pedagogico e didattico a distanza, la sua maestra oggi è la sua mamma.
Il bambino ha colmato evidenti lacune negli apprendimenti della scrittura del corsivo e nella matematica.
L'aver iniziato un nuovo modo di lavorare, seppur solamente in classe 5a, ha permesso a questo bambino di trovare soddisfazione nella cura infusa nel proprio operato, senza tralasciare il rinforzo dell'autostima e la maggior sicurezza acquisita nel relazionarsi con il mondo.