Le pedagogie diffuse dal dopoguerra si ponevano l'obiettivo di migliorare la vita sociale delle future generazioni generalizzando l'idea malsana di rendere assolutamente "democratico" tutto, persino la scuola. Il promesso miglioramento culturale e l'avanzamento delle relazioni sociali in Italia però, non solo non sono stati prodotti ma, dopo 50 anni, sono evidenti invece un degrado generale culturale e sociale persistenti. La miriade di "progetti" di miglioramento delle "soft skills" (comportamenti sociali attesi) in tutti gli ambiti sociali, certificano il fallimento delle pedagogie sociali di stampo democratico del dopoguerra.
E' ormai evidente che la forzatura democratica di alcune istituzioni, come la scuola appunto, getti la società nel caos. La pedagogia nata nel dopoguerra su questi presupposti, ed oggi largamente impiegata, ha fallito. Tuttavia non vi è stato, da parte sua, ancora alcun ravvedimento, ne un manifesto j'accuse della classe docente. Come mai? Siamo certi che gli insegnanti ne siano consapevoli, oppure vivono in una bolla che li mantiene apparentemente a galla senza particolare fatica? Hanno coscienza del ruolo e della funzione primaria che ricoprono? Ho già scritto QUI sul fatto che nessuno ancora abbia il coraggio di parlarne.