Quante volte, entrando in un negozio od un bar, sentiamo commesse o i baristi salutare persone adulte, o addirittura persone anziane, con l'appellativo "ciao" ?
Ebbene, dedico questo reperto di testo sul GALATEO, ritrovato su un libro scolastico degli anni '50, a tutti coloro che salutano persone a loro estranee con il "Ciao", con la speranza di rispristinare un po' di civiltà.
COME SI SALUTA
- I giovani devono essere sempre i primi a salutare, togliendosi il cappello, o abbassando la testa se sono a capo nudo.
- Nell'incontrare una persona si dice: « Buon giorno », « Buona sera » . Poi ci s'informa della salute, dicendo : « Come sta ? » oppure: « Sta bene ? ».
- Nel congedarsi, si dice: « Arrivederla », oppure : « Tanti auguri », oppure : « Stia bene » .
- Se la persona salutata dà l'incarico di salutare qualcuno, si risponde : « Grazie, presenterò » ( e non « rappresenterò ».
- Le bambine salutano sorridendo e inchinando leggermente la testa.
- Non si saluta di lontano, gridando o agitando scompostamente la mano, fuori che in certi casi particolari, in comitiva o in manifestazioni.
- I bambini non devono mai stendere per primi la mano per salutare una persona maggiore di loro.
- La stretta di mano non deve essere né troppo debole né troppo forte.